Hiwar al-Arab: una rivista sbarca sul satellite

23/09/2013
Hiwar al 'Arab 3

Tra i programmi più interessanti del canale satellitare Al-Arabiya c’è Hiwar al-Arab, Dialogo fra gli arabi. Si tratta della trasformazione in programma televisivo di una nota rivista culturale mensile edita dalla fondazione libanese Al-Fikr al-Arabi, Il Pensiero arabo, dedita alla divulgazione di cultura, educazione e sviluppo. Dopo aver pubblicato per anni il mensile dal titolo Hiwar al-Arab, dal 2007 questa fondazione patrocina la trasmissione.

La presentatrice Montaha El-Romhy, per sei anni nella redazione di Al-Jazeera, dimostra competenza e duttilità, trattando puntualmente tematiche di alto livello culturale, dibattendo con i maggiori esperti nel mondo arabo, siano essi intellettuali, accademici, scienziati, esponenti istituzionali o rappresentanti della società civile. A ogni puntata partecipa infatti un gruppo di ospiti provenienti da diversi paesi arabi.

Il programma, che ha raggiunto significativi picchi di share, è un connubio tra l’uso interattivo dei media e la ricerca giornalistica. La discussione e il dibattito sono sollecitati in ogni episodio con il supporto di notizie in diretta dalle piazze arabe e da diversi paesi. Per monitorare le impressioni e i punti di vista generali sui temi sollevati, la trasmissione prevede relazioni e report da più capitali. A partecipare è anche il pubblico, coinvolto attraverso voti elettronici, interventi e domande.

L’ultima stagione, iniziata il 12 ottobre 2012 e attualmente sugli schermi, è esordita parlando di nuovi mezzi di comunicazione di massa, soprattutto dei social media. Una puntata in particolare è stata dedicata alle Mujtama’at Twitter, Le società di Twitter. In questa occasione sono state riportate statistiche e numeri sull’utilizzo delle nuove tecnologie nel mondo arabo.

Un’altra puntata dedicata ai media e intitolata “Le informazioni e la trasparenza dei governi, un nuovo ruolo per i mass-media”, ha trattato il tema della censura e quello dell’influenza e dell’uso dei mass-media da parte dei governi. Un approfondimento è stato dedicato alla discussione sulle potenzialità introdotte dal progresso tecnologico e del citizen-journalism, con riferimenti diretti alle cosiddette primavere arabe.

Al centro del dibattito anche l’islam politico, affrontato in due puntate consecutive dal titolo esplicito: Islam wa al-siyyasa, Islam e politica. Queste hanno indagato la relazione tra islam e politica con ospiti eccellenti: storici esponenti dei Fratelli Musulmani e delle al jamaa’t al- islamiyya. La prima puntata si è interrogata sull’applicabilità del noto slogan islamista: al-Islam din wa dawla, l’Islam è religione e stato. Nella seconda si è cercato invece di analizzare le ideologie dei diversi gruppi islamisti, dai Fratelli Musulmani ai vari gruppi salafiti. Si è poi affrontato il tema centrale del Khilafah, il Califfato, modello di governo dei movimenti islamisti. Infine è stata analizzata la relazione tra Occidente e Islam, con excursus e riferimenti storici precisi e di ampio respiro.

Si è rimasti nello stesso campo con la puntata intitolata: Dimuqratiaat al-Arab al-namudhaj wa al-mafhum, Le democrazie arabe modello e concetto, in cui sono stati trattati i vari modelli di democrazia che potrebbero trovare applicazione nel mondo arabo.

Molta attenzione è dedicata al futuro della lingua araba che è stata al centro della puntata dove sono stati affrontati i problemi legati alla traduzione dei termini stranieri in arabo classico e quelli relativi all’arabizzazione di nuovi termini. Focus interessante anche quello relativo a come le società e i governi possano contribuire a rafforzare l’uso della lingua araba per difendere anche i diritti delle minoranze linguistiche che vivono in questa regione. Temendo che la lingua araba sia in pericolo, Hiwar al-Arab ha dedicato un’altra puntata al tema. Le difficoltà complessive che sta affrontando il mondo arabo, il suo ritardo sotto numerosi aspetti sociali, economici e politici, sembrano infatti riflettersi sul piano linguistico.

Una serie di puntate sono state poi dedicate allo sviluppo nei paesi della regione, riconoscendo quanto il concetto di sviluppo sociale debba ancora riuscire a diffondersi sia presso i governi che nelle società. In questa occasione si è parlato non solo delle problematiche giovanili e dello sviluppo sostenibile, ma anche delle vicende di paesi come Singapore e Malesia che pur privi di materie prime sono riusciti a modernizzarsi con successo.

Sul tema dello sviluppo si sono concentrate anche le due puntate: “Lo sviluppo e la realtà politica nei paesi arabi”e “Il Medio-Oriente tra cambiamento e sviluppo”. Nella prima è stata analizzata l’importanza della condizione della donna, vista come paradigmatica dello sviluppo nelle società arabe. Al contempo è stato affrontato il tema dello stretto legame tra diritti umani, progresso e l’attuale mancanza di progettualità presso i governi, inclusi quelli coinvolti dalle primavere arabe.

Visto anche il suo successo, Hiwar al-Arab si conferma un mezzo di comunicazione e una fonte di ispirazione per la cultura araba. Affronta infatti temi di alto livello riguardanti il passato, presente e futuro delle società arabe, la loro rapida evoluzione, il rapporto tra di loro e quello, più complesso, con il mondo occidentale.