Chi siamo

Arab media Report, un centro di studi e di dialogo

Arab media Report è un progetto promosso dall’associazione internazionale per il dialogo tra le culture Reset-Dialogues on Civilizations. Esso nasce per sviluppare in Italia una maggiore conoscenza dei media dei paesi arabi e dei paesi a maggioranza musulmana (Iran e Turchia), delle televisioni satellitari e terrestri e dei social media digitali, realtà che stanno formando il nuovo orizzonte culturale, politico e sociale dell’area mediterranea e del Medio Oriente. In questa fase di rilevanti mutamenti politici, Arab media Report intende:

– configurarsi come un centro di studi e di dialogo sui media in lingua araba
– colmare una lacuna specifica nelle nostre conoscenze
– favorire più intense relazioni interculturali
– accompagnare lo sviluppo di rapporti economici
– suggerire traiettorie di iniziativa diplomatica e politica, volte al dialogo e alla cooperazione
– consentire una visione compiuta dello scenario mediatico, inclusivo delle tv occidentali in lingua araba, in modo da facilitare auspicabili analoghe iniziative italiane e scambi di produzioni televisive

Arab media Report ha già avviato la sua produzione con l’inizio del 2013 grazie alla partnership di Eni che messo a disposizione un finanziamento per lo start-up. L’agenzia Agi ha stabilito un rapporto di media-partnership.

Direttore Responsabile: Giancarlo Bosetti
Consulente del progetto per conto di Reset-DoC: Nicola Missaglia
Coordinamento scientifico e organizzativo: Azzurra Meringolo

Comitato scientifico: Paolo Branca (Università Cattolica, Milano), Laura Brunetti (Responsabile marketing e comunicazioni, AGI Agenzia Italia), Paola Caridi, Francesca Corrao (Università Luiss, Roma), Donatella Della Ratta (Università di Copenhagen), Pasquale Salzano (Vice Presidente Rapporti Istituzionali Internazionali, Eni), Nathalie Tocci (Istituto Affari Internazionali), Augusto Valeriani (Università di Bologna).

Il progetto

AL JAZEERA E LE ALTRE – L’avvento di Al-Jazeera (Doha, Qatar) nel 1996 nella versione araba (e dal 2006 in inglese) ha avuto profondi effetti sul panorama internazionale della comunicazione televisiva, determinando la crescita di un audience panaraba, con rilevanti conseguenze anche politiche su tutta l’area arabofona. Essa ha prodotto sul piano globale un inedito flusso informativo in direzione contraria a quello da Ovest ad Est e da Nord a Sud, esercitando una efficace concorrenza nei confronti delle emittenti americane all-news e di quelle europee. Il panorama delle tv satellitari in arabo si è poi arricchito con la nascita di al-Arabiya (basata a Dubai, finanziamenti sauditi) e dell’americana al-Hurra, entrambe nel 2003, e di altre emittenti europee e internazionali: BBC Arabic, France 24, Rusiya al-yaum, l’iraniana Al-Alam, Euronews, Deutsche Welle, la turca TRT).

LE TV GENERALISTE, IL WEB, TELEFONIA MOBILE – Un quadro compiuto della formazione dell’opinione pubblica nei paesi arabi e nel Medio Oriente richiede anche la conoscenza delle televisioni generaliste, sia quelle di Stato che quelle private, del mercato internazionale della fiction, così come dei rilevanti sviluppi di Internet, dei social network e della telefonia mobile.

LA PRIMAVERA ARABA E LE TENSIONI INTERNAZIONALI – La primavera araba ha messo ancora più in evidenza il ruolo di primo piano delle emittenti satellitari arabe, nel racconto e nell’analisi dei fatti e nella formazione del giudizio sugli eventi di milioni di persone. La recente fiammata di proteste, accompagnata in Libia e altrove da violenze terroristiche, dopo la circolazione di un video amatoriale anti-islamico, ha mostrato la rilevanza dei circuiti comunicativi nel «framing» dell’episodio ad opera delle tv e del web nell’innescare le tensioni, e in particolare di alcune emittenti ultraradicali.

EVOLUZIONE DELL’OPINIONE E FICTION – Emerge in questi anni con chiarezza il fenomeno di una evoluzione delle opinioni pubbliche arabe, di vari e anche contrastanti mutamenti nell’adozione di modelli di comportamento sociale e stili di vita, sotto l’influenza dell’esportazione (e doppiaggio in arabo) di programmi di intrattenimento, di fiction e cinema (dalla Turchia, dalla Siria, dall’Egitto, dall’Iran, ma anche dal mercato occidentale), giunti alle rispettive audience anche attraverso le tv nazionali.

CONOSCERE PER COOPERARE – La scarsità di dati accurati nel settore dei media audiovisivi e dei nuovi media arabi costituisce un ostacolo alla circolazione di saperi e di informazioni cruciali per lo sviluppo di adeguate politiche di cooperazione con i paesi arabi e anche per il successo commerciale di imprese italiane. Analoghe considerazioni vanno estese ai media turchi e iraniani, data la grande rilevanza politica, culturale ed economica di questi paesi.

PROCESSI DI INTEGRAZIONE NAZIONALE E DIVISIONI – Una particolare attenzione sarà prestata a realtà nazionali come quella irachena e quella libica (oltre naturalmente alla crisi siriana), ma anche diverse altre, sottoposte a tensioni tra componenti etniche e religiose che minacciano l’unità nazionale, al fine di analizzare la funzione dei media in queste situazioni critiche.

Le principali attività di Arab media Report

L’attività principale del centro sarà quella di analizzare la comunicazione delle televisioni satellitari arabe, delle televisioni terrestri e dei digital social media.
Nello specifico, Arab media Report svolgerà le seguenti attività:

– Esame dei palinsesti tv con particolare riguardo ai notiziari televisivi, ai format di approfondimento giornalistico e ai talk-show su temi socio-politici
– Analisi della fiction, dei suoi contenuti culturali, politici, religiosi, dei modelli di comportamento adottati o indotti
– Analisi degli indirizzi politici, dei linguaggi, del livello di libertà, di critica e contraddittorio, di bias e propaganda delle più influenti trasmissioni
– Analisi del settore pubblicitario nelle televisioni nazionali e panarabe, per agevolare il dialogo tra le due sponde del mediterraneo e per favorire la penetrazione di quei mercati da parte delle imprese italiane
– Analisi della cosiddetta blogosfera araba e della crescita nell’uso dei social network, in arabo e in inglese, come piattaforme di dibattito politico o di partecipazione civile e sociale
– Progettazione e organizzazione di convegni, pubblicazioni, dibattiti, finalizzati alla diffusione e alla discussione dei risultati delle ricerche
Descrizione complessiva del panorama dei media arabi. Disamina della letteratura scientifica di riferimento e confronto delle esistenti produzioni statistiche e analitiche a riguardo
– Pubblicazione delle analisi e degli articoli sul sito www.arabmediareport.it e produzione di newsletter
– Sviluppo di sinergie con potenziali partner nazionali ed internazionali del settore