Nissa tv, ponte rosa tra il Magreb e l’Europa

nissa

A dodici mesi dalla notizia del lancio del progetto, Nissa – la prima emittente euromediterranea interamente al femminile – è finalmente pronta per iniziare a mandare in onda i propri programmi, dalla Tunisia all’Europa.

Alla regia di Nissa (che in arabo significa donne) c’è Lila Lefèvre, una giornalista libano francese a capo dell’Euromed Audiovisual Productions, un’organizzazione non profit finanziata dall’Unione europea e responsabile per lo sviluppo dei media nei paesi dell’Unione del Mediterraneo. Anche se di quest’ultima iniziativa portata avanti soprattutto dall’ex presidente francese Nicolas Sarkozy si sono quasi perse le tracce, Nissa non ha perso il bandolo della matassa. A far spiccare il volo a questo progetto sono stati anche i governi dei paesi scandinavi che hanno sensibilizzato alcuni privati, soprattutto finlandesi, a staccare assegni sufficienti per trasformare il sogno di Lila in realtà. “Progetti su canali panarabi che promuovessero l’immagine femminile ce ne erano già dal 2007 – spiega la professoressa Atidel ricordando il progetto di Heya tv – ma a convincere finanziatori europei e mettere le mani nel portafoglio è stata l’ampiezza del bacino di riferimento e di utenza.”

Questo però non significa che Nissa sia una realtà chiusa agli uomini, anzi. “Escludere attori maschili sarebbe un controsenso. Ripercorreremmo le stesse identiche modalità seguite da molti canali che non vogliamo imitare. Come facciamo a combattere la discriminazione di genere se implementiamo pratiche sessiste? Il vero target dei nostri programmi sono gli uomini. Il messaggio deve arrivare a loro” spiega Lila. È questo uno dei tanti dettagli che differenzia Nissa da Maryam, la televisione salafita egiziana, gestita da una troupe totalmente al femminile che indossa il niqab – il tradizione abito lungo e scuro che lascia coperto solo gli occhi – e si rifiuta di rispondere alle telefonate di telespettatori uomini.

Il palinsesto spazia dai programmi economici a quelli culturali, passando per le trasmissioni di bellezza, moda, sesso e cucina. “Tutti i temi saranno trattati in un linguaggio rigorosamente non discriminatorio. Le offese che si declinano facendo riferimento a cliché sessisti saranno bandite.” – spiega Miryam, una ricercatrice tunisina che ha dedicato gli ultimi tre anni del suo lavoro a capire quanto, come e quando appaiono i volti femminili nelle schermi tunisini. Il 2011 è stato il primo anno in cui a bucare lo schermo sono state più donne (50,5%) che uomini.

Del resto, è soprattutto la mentalità patriarcale la pietra che Nissa vuole scalfire. “Gli uomini in posizione di potere cercano di ridurre l’attivismo politico femminile alla semi-invisibilità. Magari le donne compaiono sulle televisioni, ma raramente con ruoli simili a quelli degli uomini. I volti delle soubrette superano di gran lunga quelle delle politiche” – spiega Miryam, sfogliando un rapporto sulla copertura mediatica della partecipazione politica femminile in Algeria, Marocco e Tunisia. Certamente cambia qualche percentuale, ma a prima vista il ritratto che emerge da questa analisi sembra applicarsi benissimo a una realtà come quella italiana.

A evidenziare le affinità tra la condizione delle donne al di qua e al di là del Mare Nostrum è di nuovo Lila: “Se nella sponda sud del Mediterraneo ci sono donne che sono obbligate a indossare il niqab, nel nord l’immagine femminile è spesso quella di modelle che posano senza veli. Il quadro globale che ne emerge è che ad affacciarsi sul Mediterraneo sono donne alle quali a sud viene impedito di guidare quelle macchine sulle quali altre donne, più a nord, si fanno immortalare nude.” In effetti, è proprio la questione di genere a dare l’impronta al progetto di cui fanno parte anglofone e francofone, oltre alle arabofone. Perché, come ci dice una giornalista libanese che completa la foto di gruppo: “Quando si parla di donne non c’è latitudine che tenga, ovunque c’è bisogno di creare un dibattito”.

 

La foto di copertina è presa dalla pagina Facebook di Nissa Tv