Dubai School of Government: il mondo arabo è sbarcato sui social network

13/05/2013
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Nel periodo di tensioni e ribellioni ancora in corso nel mondo arabo, i social media sono stati descritti come strumento di rivoluzione, democratizzazione e apertura al resto del mondo. Ma quale è il loro impatto nella regione? A rispondere a questa domanda è la quarta ricerca della Dubai School of Government’s Governance and Innovation Programm, Dsg. Svolto nel 2012, questo studio ha coinvolto 22 paesi arabi ai quali si sono sommati Iran, Israele e Turchia.

Il discorso si sta velocemente spostando dalle ipotesi sulla possibile evoluzione di una società virtuale alle modalità attraverso le quali questa ha già iniziato a svilupparsi.

Confermando il trend di rapida crescita dei social network i dati, che tengono conto di sesso, età e provenienza degli utenti, rispecchiano infatti una diffusione che va oltre il momento storico e i luoghi della protesta.

Secondo il sondaggio della Dsg, in otto paesi -Bahrain, Egitto, Giordania, Kuwait, Libano, Oman, Arabia Saudita Arabia ed Emirati Arabi- il 70-80percento della popolazione ritiene che Facebook, Twitter, Youtube, Google+ e Linkedn -incluso per la prima volta nella ricerca- abbiano aumentato non solo il senso d’identità nazionale, ma anche quello globale.

Facebook è sicuramente il network più diffuso. La sua crescita in Medio Oriente sorpassa quella di molti dei paesi in cui questa piattaforma è più usata. Dal 2010 si è registrato un aumento del 300percento.

Pur restando meno utilizzato, anche Twitter è in crescita. Su questo sistema di micro blogging si è poi registrato un significativo aumento dell’utilizzo dell’arabo, come lingua che sta lentamente sostituendo francese e inglese.

Il maggior numero di utenti Facebook di tutta la regione -il 25percento- proviene dall’Egitto, il quale è passato dal 2010 al 2012 da 4 a 11 milioni di utenti. Tuttavia il paese con la maggiore penetrazione in termini di percentuale della popolazione attiva è Israele, seguito dalla Turchia e dagli Emirati Arabi. A registrare il tasso di crescita maggiore è però il Qatar.

Su Twitter invece, solo lo 0.35percento degli egiziani è attivo. Il paese che ne fa l’uso maggiore -il 12percento- è il Kuwait, da cui provengono il 34percento di tutti i messaggi nella regione. Turchia e Arabia Saudita battono tutti invece per numero di utenti.

La ricerca della Dsg, che potete trovare qui nella sua interezza, mostra quindi che il mondo arabo è ormai salito sul treno di opportunità offerte dai social network.