The Turkish touch. Egemonia neo-ottomana e televisione turca in Medio Oriente

SOLIMANO_AMR

 A partire dal 2008, le soap opera turche hanno investito il mondo arabo come un tornado, con l’esportazione di più di cinquanta serie solo negli ultimi cinque anni. Alle musalsalat  come vengono chiamati gli sceneggiati nella regione, viene attribuita la responsabilità di alcuni rilevanti trend sociali: l’affermazione di un nascente movimento di emancipazione femminile, l’aumento dei divorzi, il ricorso sempre più diffuso alla chirurgia estetica tra gli uomini che vorrebbero assomigliare ai divi turchi, un boom di bambini chiamati Muhannad, Noor o simili, come i protagonisti delle fiction più popolari.

L’ascesa dei media turchi nella sfera pubblica araba dà un’idea delle fondamenta geopolitiche che stanno alla base della circolazione della cultura popolare turca in Medio Oriente, un fenomeno ben sintetizzato dalla definizione assolutamente ironica di cool neo-ottomano.

Osservandola dagli schermi televisivi, la Turchia che sembra aver momentaneamente messo a segno l’elaborazione di una modernità turca univoca che tocca nel profondo le aspirazioni dei popoli arabi.

Nella video gallery è possibile guardare le clip tratte dalle musalsalat de La Valle dei Lupi – Palestina, Il Secolo delle Meraviglie e Gümüş che Alessio Calabrò ha tradotto per Arab Media Report.