“La Televisione della Conoscenza”: nuovo modello pedagogico per contrastare l’analfabetismo

13/01/2016
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Per contrastare l’analfabetismo della popolazione adulta del Marocco, la televisione può rappresentare un nuovo modello di insegnamento e apprendimento a distanza, uno strumento di utilità pubblica che apre e facilita l’accesso al sapere,  contribuendo  allo sviluppo sociale, culturale ed economico delle aree più povere del Maghreb.

La “Televisione della Conoscenza” è divenuta una realtà consolidata per l’Università Telematica Internazionale UNINETTUNO – faro nell’istruzione a distanza nel Mediterraneo e nel mondo Arabo con una piattaforma unica di e-learning in 5 lingue (arabo, francese, greco, inglese e  italiano) – che da anni trasmette gratuitamente viedeolezioni accademiche di corsi di laurea dei migliori docenti internazionali su uninettunouniversity.tv (812 di SKY e 701 di RAISAT) concretizzando  il concetto  della democratizzazione dell’acceso al sapere.

Nel 2005 le Autorità marocchine si sono poste l’obbiettivo di ridurre il tasso di analfabetismo nel Paese. Nel quadro di questo impegno si colloca la collaborazione con il Consorzio NETTUNO-Network per l’Università Ovunque – faro nell’istruzione a distanza e nell’e-learning nel Mediterraneo e nel mondo Arabo –  che ha portato alla realizzazione di un corso televisivo per insegnare a leggere e scrivere in arabo per televisione alle persone adulte del Marocco con un nuovo modello pedagogico.

Imparo la Lingua Araba- – Il Tesoro delle Lettere”, di Maria Amata Garito e Rachid Benhadj, si compone di 150 ore di video lezioni. Trasmesso dalla televisione nazionale  marocchina, il corso entra nelle case, arriva a tutti gli spettatori, persino a quelli che si trovano nelle aree rurali più isolate e alla popolazione femminile, presso la quale il tasso di analfabetismo risulta molto alto. I fruitori sono portati per “mano virtuale” a formare competenze adeguate ad una comprensione attiva della lingua, all’uso della scrittura e della lettura. Nello studio televisivo costruito come una casa marocchina, la docente video Dalila Hiaoui conduce l’allievo nella lingua araba, illustra l’alfabeto, le sue modalità di scrittura, spiega la sua struttura grammaticale; presenta gli oggetti che iniziano con la lettera argomento della lezione e si  sofferma  sull’immagine, sull’oggetto, sul suo uso nella vita quotidiana. Scrive la parola, la pronuncia correttamente e stimola gli allievi a collegare la parola all’immagine per stimolare i due canali visivo ed uditivo, utilizzando il metodo sintetico ma anche quello analitico globale.

Nel mondo virtuale di Second Life, nell’Isola del sapere di UNINETTUNO, la casa virtuale marocchina diventa scenario tridimensionale, il teatro nel quale, per la prima volta nella storia di Second Life, gli Avatar diventano attori, recitano la propria storia, simulano le attività quotidiane di una tipica famiglia marocchina e accompagnano il telespettatore nella dimensione del sogno. I personaggi Avatar creano il racconto e rappresentano concretamente un fatto, un’esperienza, un legame fra suono, immagine e scrittura e forniscono gli strumenti per rafforzare, con la funzione visiva, la memorizzazione della lingua.

Alla realizzazione del corso ha partecipato un gruppo di Professionisti ed esperti della lingua   provenienti da Paesi diversi: Algeria, Marocco, Egitto, Palestina, Cipro, Italia.

“Hanno lavorato tutti insieme, con entusiasmo e competenza, per portare questo contributo alla lotta contro l’analfabetismo, al grande problema della società cosiddetta “globale”, ma ancora molto “locale”, con enormi differenze tra il nord ed il sud del mondo, tra i paesi poveri e quelli ricchi. Queste lezioni sono come un ponte magico che collega la popolazione analfabeta degli adulti del Marocco con la riva della Sapienza, aiutano a riscoprire le loro radici, il loro passato, la ricchezza delle loro tradizioni, senza trascurare il presente. Sono una vera risorsa per affrontare il futuro con una nuova luce: la luce della lingua”. (Maria Amata Garito, ideatrice del modello pedagogico).